Sono molte le persone che ignorano che la manutenzione dei cancelli automatici è diventata obbligatoria già da qualche anno. I cancelli automatici possono diventare pericolosi se non gli viene fatto un controllo periodico per il funzionamento e lo stato di conservazione.

L’obbligo di manutenzione dei cancelli automatici è stato previsto già con la direttiva 2006/42/CE, difatti mettendo il motore ad un cancello, questo diventa una vera e propria macchina e di conseguenza il proprietario ha l’obbligo per sicurezza di mantenerlo efficiente con revisioni periodiche. La direttiva europea è poi stata attuata in Italia con il d.lgs. 2010/17 (stesso decreto usato anche per gli ascensori).

Quando un nuovo cancello automatico viene reso operativo e collaudato, l’installatore rilascia un fascicolo con la dichiarazione di conformità, lo schema elettrico, il disegno del progetto, il libretto di installazione, la targa CE, l’analisi dei rischi e le soluzioni adottate e infine i registri che servono per la manutenzione ordinaria. Tutta questa documentazione deve essere tenuta almeno per dieci anni a disposizione delle autorità competenti. Con la dichiarazione di conformità si dichiara che il sistema del cancello automatico ha tutti i requisiti essenziali (a norma di legge).

Quando si parla di manutenzione dei cancelli automatici, è molto importante chiarire che esistono due tipi di manutenzione: preventiva e correttiva.

Manutenzione preventiva dei cancelli automatici:

Un piano di manutenzione preve3ntiva del cancello automatico è quello che viene eseguito almeno ogni sei mesi, garantisce il perfetto funzionamento di tutti i componenti: controllo dei collegamenti elettrici di ogni elemento, controllo dei cablaggi, controllo del motore, delle fotocellule, dei lampeggianti e degli altri componenti associati a ciascuna installazione e questa deve essere eseguita periodicamente da personale qualificato al fine di rilevare in tempo se qualcosa non va bene né al cancello né al motore. Inoltre, bisogna prendere in considerazione i diversi motori elettrici esistenti per i cancelli automatici.

Motore a catena (Eseguire un controllo almeno ogni anno).

Motore a braccio (generalmente si sostituisce la batteria da 7 Ah ogni tre anni).

Motore scorrevole (questo è uno dei motori che ha bisogno di meno manutenzione, tuttavia va ispezionato e lubrificato ogni sei mesi).

Manutenzione correttiva dei cancelli automatici:

Le riparazioni dei cancelli automatici vengono eseguite quando il cancello subisce gravi danni smettendo di funzionare per le seguenti cause:

1) Il cancello ha subito un forte colpo causando la retrazione del cancello e di conseguenza il motore ha fatto uno sforzo eccessivo (nella maggior parte dei casi finisce col bruciare la scheda elettrica).

2) Quando il motore non è adatto a quel cancello o perché deve tirare un peso maggiore o semplicemente perché il motore è stato sottoposto ad un intenso uso di aperture e chiusure.

3) A causa del tempo di utilizzo, è normale che dopo quindici anni di funzionamento alcuni componenti come il modulo di translazione, gli ingranaggi e le viti abbiano subito un’usura.

La vita utile può essere allungata può andare anche oltre i quindici anni, questo dipende molto da diversi fattori: a seconda del modello, della marca, delle cure che riceve e delle condizioni climatiche, come umidità o salinità, che possono pregiudicarne il funzionamento.

(in questo caso conviene verificare se dopo oltre quindici anni esistono ancora pezzi di ricambio per riparare il vecchio motore e valutare se cambiare direttamente il motore con uno nuovo, anche perché il costo della mano d’opera per la riparazione di un motore molto vecchio alza di molto i costi).

È sempre consigliata una manutenzione preventiva del cancello automatico. A parte il fatto che è obbligatoria, aiuta ad aumentare la vita utile dell’impianto diminuendo i costi dei materiali da sostituire nell’arco degli anni.

Normalmente al momento della posa di un cancello automatico, al cliente viene data una garanzia iniziale (anche un cancello automatico nuovo può smettere di funzionare all’improvviso ed aver bisogno di una riparazione) e per quanto riguarda i materiali, visto l’usura e il consumo, anche un’assistenza post-vendita con abbonamenti di manutenzione generalmente molto convenienti. L’importante è verificare che la ditta che esegue i lavori di controllo sia qualificata e certificata per questo tipo di interventi.

Il fai da te non è proprio consigliato, ci si può limitare (seguendo sempre le indicazioni scritte sul libretto di installazione visto che a seconda del tipo di cancello le varietà di intervento possono essere diverse) solo alla pulizia dalle polveri e dalla terra o all’ingrassaggio in modo autonomo su alcuni cancelli automatici.